Sabato 22 ottobre 2016
Ci siamo trovati in tanti, circa 40 persone, in una giornata d’autunno, umida, il terreno pieno di pozzanghere. Il sole faceva capolino ogni tanto con qualche raggio che accendeva le foglie gialle e rosse degli alberi intorno.
Al Parco Ferrari c’è tanto spazio, ed è ai piedi della collinetta, sul viottolo dedicato a Walter Villa, che il giardiniere ha scavato nella terra ancora bagnata di pioggia.. uno scavo sufficiente ad accogliere il pane di terra e radici della piccola quercia, alta circa un metro.
Questo piccolo albero ha già una sua storia, coltivato con cura da Marta e Onofrio, che avevano raccolto alcune ghiande all’eremo di San Francesco di Assisi, poi seminate in vaso a casa. Il primo pensiero è che questo piccolo albero parla di pace, e di cura e amore verso la natura e verso le persone, un tratto che tutti noi, lì presenti, abbiamo avuto l’occasione di riconoscere in Onofrio, mentre era tra noi.
L’ospitalità ha fatto aprire bottiglie di vini vari, e di Lambrusco (non poteva mancare a Modena!) e distribuire cioccolatini… e subito torna in mente quanto Onofrio gradiva sia gli uni che gli altri.
La targhetta “A Onofrio con amore” attaccata alla piccola quercia sembra quasi un “di più”, come tante volte, in queste occasioni, lo sono le parole… speriamo comunque che nessuno abbia il cattivo gusto di rubarla.
Questo sito non esisterebbe senza la carica di entusiasmo e competenza che Onofrio ha sempre avuto nel suo lavoro, e qui cercheremo di continuare a trasmetterla, e saremo grati a tutti quelli che ad essa vorranno contribuire… in memoria di Onofrio.